Definizione di Prossimi Congiunti
I "prossimi congiunti" sono generalmente identificati nei familiari più stretti della vittima, quali il coniuge, i figli, i genitori e, in alcuni casi, i fratelli e le sorelle. Tuttavia, la giurisprudenza ha riconosciuto che anche altri parenti, come i nonni o i nipoti, possono avere diritto al risarcimento, purché venga dimostrata l'esistenza di un legame affettivo particolarmente intenso con la vittima. È importante sottolineare che la convivenza non è un requisito imprescindibile per il riconoscimento del risarcimento; ciò che rileva è la qualità e l'intensità del rapporto affettivo.
Tipologie di Danno Risarcibile
Il danno non patrimoniale subito dai prossimi congiunti si suddivide principalmente in:
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Danno Morale: Consiste nella sofferenza interiore, nel dolore e nel patema d'animo provati a seguito della perdita o delle gravi lesioni subite dalla persona cara.
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Danno Esistenziale: Riguarda l'alterazione delle abitudini di vita e delle relazioni affettive, nonché il peggioramento della qualità della vita derivante dall'evento traumatico.
La Corte di Cassazione ha affermato che il danno da perdita del rapporto parentale va oltre il semplice dolore per la morte di una persona cara, concretizzandosi nel vuoto costituito dal non poter più godere della presenza e del rapporto con chi è venuto meno, e nell'irrimediabile distruzione di un sistema di vita basato sull'affettività e sulla condivisione.
Onere della Prova
Per ottenere il risarcimento, i prossimi congiunti devono fornire prova dell'effettività e della consistenza della relazione affettiva con la vittima. La giurisprudenza ha chiarito che tale prova può essere fornita anche mediante presunzioni semplici, basate su elementi quali la frequenza dei contatti, la qualità del rapporto e l'intensità del legame affettivo. Non è necessaria una prova specifica della sofferenza patita, in quanto essa può essere accertata in via presuntiva sulla base di circostanze idonee a dimostrare l'esistenza di un legame affettivo di particolare intensità.
Criteri di Liquidazione del Danno
La liquidazione del danno non patrimoniale avviene generalmente in via equitativa, tenendo conto di vari fattori, tra cui:
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Grado di Parentela: Il rapporto di parentela con la vittima incide sull'entità del risarcimento, riconoscendo un maggiore ristoro ai congiunti più prossimi.
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Intensità del Legame Affettivo: Una relazione particolarmente stretta e significativa può giustificare un incremento dell'importo risarcitorio.
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Età della Vittima e del Congiunto: L'età delle parti coinvolte può influire sulla quantificazione del danno, considerando l'aspettativa di vita e la durata presumibile del rapporto affettivo interrotto.
Le tabelle predisposte dai tribunali, come quelle del Tribunale di Milano, rappresentano un utile strumento di riferimento per la quantificazione del danno, garantendo una maggiore uniformità nelle decisioni giudiziarie.
Conclusioni
Il riconoscimento del risarcimento ai prossimi congiunti delle vittime di incidenti stradali rappresenta un importante strumento di tutela dei diritti fondamentali della persona, volto a compensare le sofferenze morali ed esistenziali derivanti dalla perdita di un affetto caro. La giurisprudenza ha sviluppato criteri articolati per la valutazione e la quantificazione di tali danni, ponendo l'accento sulla necessità di una prova concreta dell'intensità del legame affettivo e sull'utilizzo di parametri equitativi per la liquidazione del risarcimento.
È essenziale che i prossimi congiunti, nel perseguire il riconoscimento dei propri diritti, si avvalgano dell'assistenza di professionisti esperti in materia, al fine di garantire una corretta valutazione del danno subito e una adeguata rappresentanza nelle sedi opportune.